Simbolismo e classicismo, metafisica e citazioni, memoria e psiche.Un labirinto dell' immaginazione, dove manualita' e concetto trovano equilibrio nel gioco ambiguo della rappresentazione del quadro nel quadro. Possibile e impossibile, immaginario e sensibile, storia e contemporaneita'.In antagonismo non violento. Evocazioni di statue, personaggi del passato, armature e finimenti ricercati e lussuosi, particolari antichi pensati o ricordati, come in un flusso trascinati fuori da se' e svuotati sulla tela.Omaggi alla germinazione simbolica di Miro', secondo la surreale figurazione di Delvaux o Dali', negli spazi senza tempo di Magritte... Dominano anonime icone metropolitane, modelle sensuali e spregiudicate dai volti monocromi e bidimensionali, immagini glamour sacrificate in un' aliena e fredda cromia. Dove il quadro nel quadro e' affermazione del propio vitalismo, nell' istintivita' del gesto e nel esplosivo cromatismo, omaggio al dripping e al neopop, traspare l' originale ''citazione'' di se stesso, la vera firma autografa di Vitale... 

                                                                                  Giusy Caroppo      

                                                                                     storica e critica d'arte

 

 

Antonio Vitale si esprime attraverso uno stile informale con ascendenza che richiamano l'arte astratta. Uno stile del tutto personale ed estremamente coinvolgente, in quanto alla base vi sono sempre messaggi che l'artista vuole trasmettere all'osservatore.

           

                                             Critico d'arte Gino Trabini           

                                 citazione presa dal dizionario enciclopedico

internazionale d'arte moderna e contemporanea

2003\2004casa editrice Alba - Ferrara (Italy) 



 

La sua pittura, luminosa e fresca e' mezzo di espressione poetica. Osservatore attento, riesce a cogliere le cose in particolari e suggestivi momenti, sfruttando al massimo la sua sensibilita' le sue figure sono morbide e delicate nella pelle e nei contorni.

 

                                   Citazione critica annuario d'arte moderna italiana 1996

Casa editrice Acca                       

 

L’espressività marcata dei colori decisi e a volte sfumati delle forme umane, hanno una grande risonanza emotiva, soprattutto nel prendere coscienza della complessità anche dolorosa della realtà. In Vitale affiora il profondo rispetto delle donne, che, anche se appaiono in alcune situazioni prostrate, conservano l’essenza faticosa della ricerca di una identità. Nel turbamento si riconoscono e raggiungono un’identità propria. La magica plasticità dei soggetti segna la tentazione, le istanze opposte della sensualità e della castità, della crisi e della ricerca di omeostasi, dell’attrazione e della repulsione. L’inquietudine segna il movimento verso la separazione, le coppie diventano triangoli e il terzo polo è rappresentato più che reale. La linearità è negata, i sentimenti e le emozioni in fondo non parlano con un linguaggio lineare, a volte sono illeggibili, incomprensibili, inspiegabili, ma ci fanno vivere o forse sopravvivere. I volti indefiniti apparentemente vuoti rappresentati da Vitale, incarnano l’approssimarsi attraverso i colori sfumati della ricerca di sé. Dietro l’astratto non c’è il vuoto, nel guscio può esserci il frutto, può esserci un frutto sofferente ma dignitosamente umano. Tutti possono proiettarsi, possono proiettare le parti più nobili e meno nobili. Attraverso la chiave di accesso della sensibilità, della introspezione, dell’autentico. La seduzione non è l’ignoto? E la seduzione e l’ignoto non sono la spinta a vivere e a viversi? L’espressione artistica attraverso il canale visivo tende a questo, a dare voce ai sentimenti a proiettarli, i colori, e le forme si armonizzano, la donna sempre musa ispiratrice del vero del reale, la propria inquietudine una testimonianza.

Saverio Costantino       

Psicologo - Psicoterapeuta